9

Feb / 17

Escursioni sull'isola di Mothia

Circondata dalle basse acque della laguna dello Stagnone di  Marsala, si trova la piccola ed incantevole isola di Mozia, un tempo colonia Fenicia, ed oggi luogo ricco non solo di storia e cultura, ma anche di pregevoli bellezze naturali. 

Grazie alla sua particolare e positiva posizione strategica, è sempre stata luogo ideale per lo scambio delle merci. I primi ad approdare sull’isola furono i Fenici, nell’VIII secolo a.C., che la trasformarono in una fiorente cittadina. Per difendersi dagli attacchi dei nemici vennero edificate delle alte mura che resero l’isola inespugnabile per parecchio tempo, resistendo agli attacchi dei Greci prima e dei Cartaginesi dopo.

Ma nel 397 a.C. la città di Mozia venne invasa e distrutta dalle truppe siracusane guidate dal crudele e dispotico tiranno Dionisio il Vecchio. Gli abitanti fuggirono e si ripararono sulla terra ferma e l’isola rimase abbandonata per parecchi secoli.

Nell’XI secolo d.C. durante la dominazione Normanna, Mozia fu donata all’abbazia di Santa Maria della Grotta di Marsala e divenne sede dei monaci basiliani di Palermo, che diedero poi essi stessi il nome San Pantaleo all’isola, dedicandola al proprio santo fondatore dell’ordine.

Nel XVI secolo l’isola passò ai gesuiti, e nel 1792 fu data come feudo al Notaio Rosario Alagna di Mozia insignito con il titolo di Barone di Mothia, il quale iniziò gli scavi archeologici alla ricerca dei reperti storici del passato

Mozia conobbe un periodo di splendore quando, nel 1902, il nobile inglese Joseph Whitakerdecise di costruire qui la sua abitazione. La famiglia Whitaker si era stabilita in Sicilia alla fine dell’800, avviando una fiorente esportazione del vino di Marsala. Quando Joseph scoprì l’isola di Mozia, ne rimase colpito, sia per la sua bellezza, sia per lo straordinario valore archeologico. Acquistò quindi l’isola e, con la collaborazione del suo fedele sovrastante, il colonnello Giuseppe Lipari Cascio, esplorò Mozia in lungo ed in largo, portando alla luce i resti dell’antica città fenicia, oltre ad una vasta serie di reperti che oggi sono visibili nel museo Withaker (la vecchia abitazione di Joseph).

Escursioni / Storia

L’isola di Mozia si gira a piedi in circa 2 ore. Occorre seguire i sentieri guidati e le indicazioni varie che si trovano lungo le diverse mappe piazzate su vari punti dell’isola per raggiungere i principali punti di interesse.

  • Museo Giuseppe Whitaker
  • Abitato ZONA A Casa delle anfore
  • Tofet
  • Necropoli
  • Zona industriale
  • Santuario di Cappiddazzu
  • Porta Nord- Strada marina
  • Torre orientale con scala
  • Fortificazioni
  • Abitato Casa dei mosaici
  • Casermeta
  • Porta sud Kothon
  • Luogo di rinvenimento della statua Giovinetto di Mozia
  • Abitato Zona centrale
  • Abitato Zona D
  • Abitato Zona B
  • Zona F Porta di Nord ovest e annessi
  • Tempio del Kothon
  • Abitato Zona E

Oltre ai significativi reperti archeologici, Mozia offre anche un paesaggio molto bello. Le acque basse della laguna creano delle vere e proprie piscine naturali, con l’acqua trasparente e limpida che arriva alle ginocchia. Impossibile resistere al fascino di una suggestiva passeggiata tra le acque solitarie. Si ha proprio la sensazione di trovarsi su una sperduta isola dei caraibi!

Come arrivare

In autostrada occorre arrivare fino a Trapani/Birgi, quindi seguire le indicazioni per le Saline di Marsala dello Stagnone. Lasciare l’auto al parcheggio delle saline e qui prendere il traghetto che va sull’isola.